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Le Tanacce

Un angolo remoto del territorio di Terrinca

Sono una parte del territorio di Terrinca ben poco frequentata se non da cercatori di funghi, cacciatori e rari escursionisti alla ricerca di tracce del passato, questa zona è stata recentemente oggetto di uno studio storico-archeologico da parte di G. Citton e I. Pastorelli, autori di un breve libro sulle Incisioni Rupestri in Alta Versilia.

Nel settembre 95 durante alcune ricognizioni effettuate con il Soccorso Alpino di Querceta per indagare sugli effetti dell’alluvione del 19 giugno nel canale del Giardino, ha avuto modo di indagare sulle ricerche fatte dagli autori su queste antiche cavità e grotte su cui circolano varie leggende che si possono ascoltare dagli anziani di Terrinca.

Una prima osservazione che si può fare sulle Tanacce è capire la loro geologia e possibile formazione.

Nel profondo e incassato canale del Giardino sono presenti quasi solo terreni molto antichi composti da rocce scistose (filladi e scisti porfirici) di recente attribuite ad un età di circa 500 – 600 milioni di anni, periodo compreso nel Cambriano – Ordoviciano.

Queste rocce composte da terreni argillose con minerali di silice e grosse vene di quarzo cariato e con ossidi di ferro, compongono il basamento più profondo e inferiore della serie di terreni metamorfici (ricristallizati per pressione) delle Alpi Apuane di cui fanno parte anche rocce utili quali i marmi, i cipollini, la “Pietra del Cardoso”.

L’orientazione degli strati di rocce nella zona delle Tanacce, sistemate a “franapoggio”, ha fatto si che in tempi antichissimi si siano sviluppate grosse frane e distacchi di grandi blocchi, dando così l’impressione al visitatore di trovarsi in una zona molto fratturata e come colpita da terremoti.

Per raggiungere le Tanacce abbiamo ripercorso l’itinerario proposto dagli autori del libro, salendo dal torrente Giardino a circa 300 mt. di distanza, andando lungo il fondovalle, dalla prima curva di salita della strada della “Zingola” Ruosina – Basati.

Questo primo tratto percorre la vecchia via marmifera delle cave del canale omonimo.

A partire dalla sponda di Terrinca non si presentano tracce di sentiero ma occorre “arrampicarsi….sempre tenendo sulla sinistra con un piccolo affluente come limite”: in circa 30 minuti ed esplorando con curiosità massi e piccole grotte e forre si può raggiungere un pianoro boscoso dove si trova la “Grande Tanaccia”.

L’ambiente è notevole per dimensioni e si ha nei pressi l’ingresso di una grotta provocata da fratture delle rocce, della lunghezza di circa 30 mt. dove si sono ritrovati frammenti di ossa di animali comunque non antiche. Altre piccole grotte si hanno nei pressi .

Il maggior interesse di questa località è dato dalla scoperta di alcune rocce con incisioni rupestri del tipo a “coppelle”(fig. 1) del diametro massimo di 13 cm. collegate da piccoli canaletti.

Diverse ipotesi sono state fatte su questo tipo di incisioni tra l’altro abbondanti in Alta Versilia (Azzano, Chiesa di Pruno, Gallena, Monte Ornato) e ben visibili specie in rocce scistose.

L’ipotesi più accreditata assegnerebbe alle “Coppelle” un ruolo di “luogo sacro” dove probabilmente venivano effettuate offerte votive e sacrificali di latte, o sangue per celebrare antichi riti di fertilità della terra.

Questi rituali sono stati studiati soprattutto in zone molto ricche di incisioni quali le Alpi Marittime, la Corsica, dove fra l’altro sono presenti rocce molto simili a quelle Apuane.

Nello studio di Citton e Pastorelli vengono segnalate altre località in Alta Versilia dove si ritrovano incisioni rupestri a “coppella”, a “rosa solare”, a “pennato”, tra le quali alcune sono vicine a quelle delle Tanacce, (Betigna, Capanne di Careggine, Passo Sella).

La ricerca e una approfondita analisi sull’origine di queste incisioni è nel nostro territorio ancora all’inizio.

Scopo di questa breve memoria è di aver dato agli amici “Colombani” spunto per qualche futura indagine su questi misteriosi argomenti per una lettura e indagine sul territorio.

Sergio Mancini

Bibliografia.

G.Citton, I.Pastorelli – incisioni rupestri sulle Alpi Apuane e in Alta Versilia, tip. Massarosa Offset, 1995

O. Guidi – Incisioni rupestri della Garfagnana. Maria Pacini Fazzi, Lucca 1992.

G.Isetti – Corpus delle Incisioni Rupestri lineari di Val Meraviglie. Rivista Studi Liguri, 31, 1965.

M.Zecchini – Incisioni Rupestri sul monte Cotrozzi (Lucca). Convegno I Congresso di Archeologia, Lucca, Maggio 1978 (atti).

G.Giglia – Geologia dell’Alta Versilia Settentrionale (M.Altissimo). Mem. Soc. Geologica Ital. 1967.

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